Poste Italiane è un istituto di credito?

 Nel suo ruolo di operatore postale, Poste Italiane gestisce la consegna di posta e pacchi in Italia, offre servizi di raccomandata, fornisce servizi di pagamento, come il pagamento delle bollette, e offre servizi di spedizione internazionale.

Ma Poste Italiane offre anche servizi finanziari, non è una banca nel senso tradizionale del termine, ma fornisce servizi bancari con il Bancoposta, moneta elettronica con la società Postepay spa, polizze vita con Poste Vita, finanziamenti come mutui e prestiti emessi da società terze. Telefono ed energia elettrica.

Anche se quotata in Borsa, Poste Italiane è una società pubblica. L’azionista di maggioranza è la Cassa Depositi e Prestiti, con il 35% del capitale, mentre il secondo azionista è il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con quasi il 30%. È possibile controllare la composizione dell’azionariato dal sito Consob .

Da diversi anni, Poste Italiane offre non solo i classici servizi postali, ma anche diversi prodotti finanziari alla clientela. Tra questi, conti correnti, finanziamenti, mutui e prestiti, carte prepagate e di debito, e anche carte di credito a saldo e revolving. Inoltre, offre la possibilità di investire in prodotti diversi da quelli del risparmio postale, come fondi, obbligazioni e polizze vita. In aggiunta, offre anche prodotti assicurativi, telefonia ed energia elettrica.

Come fa le Poste ad offrire questi servizi visto che non è un banca?

Questa è una domanda che si pongono in molti. In effetti, Bancoposta non è una banca e non ha una licenza bancaria. Non è soggetta al controllo di vigilanza della BCE, ma è regolamentata dalla Banca d’Italia. Inoltre, non aderisce al Fondo Interbancario di tutela dei depositi.

Poste Italiane, o meglio Bancoposta, non presta denaro dei correntisti postali, ma offre finanziamenti rilasciati da terzi. In altre parole, Poste Italiane mette in commercio prodotti di altre società e riceve una commissione in cambio. In sintesi, l’attività di Poste Italiane consiste nell’offrire prodotti di altri fornitori.

Chi garantisce per Poste Italiane e il Bancoposta?

La risposta dipende dai servizi. Per quanto riguarda i finanziamenti e le carte di credito a saldo e revolving, Bancoposta colloca i prodotti di Deutsche Bank e Compass. Mentre le carte prepagate postali sono gestite ed emesse dalla nuova società di Poste Italiane, che gestisce gli strumenti di moneta elettronica. Il rischio ricade su di loro.

Per quanto riguarda il risparmio postale, il denaro raccolto con i libretti postali e i buoni fruttiferi sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti.

Se il Bancoposta non presta i suoi soldi ai correntisti Postali, i soldi raccolti dalla clientela che fine fanno?

Una volta le banche prestavano i soldi dei correntisti, questo voleva dire fare banca.
Oggi oltre a prestarli, sempre di meno, li investono in obbligazioni.
La disponibilità dei correntisti postali che rimane sui conti Bancoposta non può essere utilizzata per emettere finanziamenti, una bella parte viene investita in titoli di Stato italiani.
Per quanto riguarda le polizze vita sono di Poste Vita, società di Poste Italiane.
Mentre per quanto riguarda i fondi e obbligazioni che puoi sottoscrivere negli uffici postali o da internet con il conto Bancoposta sono emesse da diverse società.

Da chi sono garantiti i conti correnti, libretti postali e buoni fruttiferi.

Il Bancoposta, abbiamo già scritto, non è una banca a ma i conti correnti del Bancoposta, sono garantiti al 100% dalla Stato.
Anche se Poste Italiane dal 2015 è quotata a Piazza Affari, la maggioranza è ancora in mano allo Stato italiano.

Chi è il proprietario delle Poste?

Il 29,3% delle azioni è del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), il 35% da Cassa Depositi e Prestiti, che ha sua volta è controllata dal MEF, il 34% delle azioni di Poste Italiane è quotato a Piazza Affari e d in mano a investitori professionali e risparmiatori.
In caso Poste Italiane non fosse in grado di rimborsare correntisti e risparmiatori dovrebbe intervenire lo Stato.

Una riflessione, se fosse lo Stato ad essere insolvente, a non essere più in grado di ripagare il debito, cosa accadrebbe a Poste Italiane?

A questo punto è giusto chiedersi se è più sicuro investire i risparmi in posta, oppure con le banche. Ma per rispondere a questa domanda dobbiamo capire se Poste italiane e Bancoposta sono più solide di banca come Intesa-SanPaolo, oppure Unicredit. Per quanto riguarda gli altri strumenti finanziari collocati dalle Poste come i fondi e obbligazioni, ovviamente non c’è la garanzia da parte di Poste Italiane, o dello Stato, anche se gli investimenti sono depositati su un conto titoli presso le poste . Perchè questi prodotti vengono collocati dalle Poste ma emessi da una società terza.

Post più popolari